Tuesday, August 31, 2010
ALZINO LE MANI I I GIOCATORI
A Gulu (Nord Uganda) la gente sta rientrando in questi ultimi tre anni dopo essere scappata per la guerriglia, appartengono alla tribù degli Alcholi; mi fanno notare come si possono distinguere abbastanza facilmente dalla tribù dei Bonyoro (che sono ad Hoima, dove stiamo lavorando alla scuola).
Visitiamo l'ospedale dei Comboniani, il convento delle suore, una tipografia, diverse officine tra cui la Magenta House.
Ma ciò che mi colpisce di più lo vedo la mattina prima di rientrare ad Hoima, è l'orfanotrofio. L'orfanotrofio nasce su iniziativa di un (?? un altro eroe?) Fratello Comboniano che lavora presso l'ospedale, la guerriglia è stata terribile, i ribelli razziavano ragazzini in città per addestrarli alla guerriglia, li obbligavano ad uccidere i propri genitori ed a volte anche i fratelli.
Questo ha creato un numero incredibile di bambini orfani. La cultura del posto vuole che se dei bambini restano orfani allora gli zii se ne prendano cura ma in questo caso il rancore nei confronti dei ragazzini entrati a far parte dei ribelli ha rotto gli equilibri.
L'orfanotrofio conta inoltre un discreto numero di bambini disabili o autistici che sarebbero altrimenti rimasti soli.
La persona che ha fatto tutto ciò si chiama Fratel Elio, parlandone con qualcuno mi dicevano che una cosa così può venire solo dall'Holy Spirit. A me invece piace pensare che un uomo non abbia bisogno di Dio per essere Umano, a volte gli esseri umani fanno del bene perché semplicemente ne sono capaci.
NABOTH
Naboth è un tipo di poche parole, prudente e la sua voce viene direttamente dal centro della terra, mi dice che sua moglie è andata via di casa portandosi via tutti i risparmi perché "she loves another man". Mi colpisce come il motivo sia che lei "fa qualcosa" e non perché lei "è qualcosa".
AMBUSAFARI
ma si dice Safari anche se si fa un giro del parco con l'ambulanza? ambusafari?
E comunque la savana è difficile ma un leone in città non dura due giorni.
Monday, August 30, 2010
PESCE PERSICO
Cammino ai bordi del fiume Nilo e vengo avvertito di guardare bene sotto il fogliame acquatico perché un coccodrillo potrebbe sbucare all'improvviso.
Dopo due ore vedo invece due ragazzi che si spogliano nudi e protetti dalla pelle color ebano si immergono silenziosi, capo fermo e occhi che scandagliano l'area. Li vedo scomparire dopo aver preso un respiro profondo e riemergere con l'amo che si era impigliato sul fondo.
VOCE ALL'ULTIMA FILA
Altissimo (?Watussi) e magro regge in mano una torcia led e accompagna me e Mattia verso il suo "castle", camminiamo per cinque minuti circa nell'erba e giungiamo ad una costruzione in cemento di pianta quadrata, una stanza unica. Niente luce, niente acqua. Dentro solo un letto e quella che Simon chiama "my girlfriend".
Allora la prende e dice di voler cantare qualcosa per noi, reggo io la torcia.
In quei cinque minuti il mondo si gira e mi lascia fermo esattamente dove mi trovavo, con il vuoto in testa.
MAMA AFRICA
kampala-hoima. E' bastato attraversare una nuvola di polvere di 200 km. Anche se è asfaltata.
Entriamo in questa casupola dove ci attende Amator, il direttore della St. Peter High School, con la sua famiglia, mi colpisce la soavità con cui la figlioletta mi dà la mano e sussurra a bassissima voce: "welcome to my house".
Grazie.
Anni 50 ?
La limpida meraviglia di un delirante tormento.
E' una poesia di Ungaretti che ben si confà al mio stato d'animo quando penso alla mia vita italiana di inizio Agosto.
Ma è una buona distrazione partecipare allo spot della missione anche se ballerino io non nacqui.
Storia di un tale (Giovanni a.k.a. John)
E' in piedi, con le gambe leggermente divaricate e la pancia in fuori. Una camicia bianca senza il collarino da sacerdote.
Saluta affettuosamente Andrea e scambia una battuta su Mattia. Dopo qualche minuto i suoi occhi incrociano i miei con attenzione, allora si avvicina e mi abbraccia.
Se mi chiedessero chi sono gli eroi io risponderei che sono persone della finezza di quest'uomo, ormai è anche un manager che ha costruito una realtà solida basata sulla solidarietà. Ha vissuto la dittatura e la guerra al nord, era venuto in Uganda negli anni 60 o 70, tanti anni fa. (come la canzone)
Saluta affettuosamente Andrea e scambia una battuta su Mattia. Dopo qualche minuto i suoi occhi incrociano i miei con attenzione, allora si avvicina e mi abbraccia.
Se mi chiedessero chi sono gli eroi io risponderei che sono persone della finezza di quest'uomo, ormai è anche un manager che ha costruito una realtà solida basata sulla solidarietà. Ha vissuto la dittatura e la guerra al nord, era venuto in Uganda negli anni 60 o 70, tanti anni fa. (come la canzone)
Padre John
All'aeroporto un ragazzo ci aspetta con un cartello in mano con su scritto "brother zonta".
Chiedo come può essere che ci sia qualcuno ad aspettarci nell'aera sterile, non accessibile, la risposta è Father John.
Wednesday, August 18, 2010
Monday, August 16, 2010
Tuesday, August 10, 2010
THREE IS A MAGIC NUMBER
Quindi siamo in tre.
Mattia mi ha anticipato qualche informazione sui posti dove andremo, ma ha parlato così a bassa voce che non le ripeterò.
Invece trovo molto interessanti due insetti, le pulci delle unghie dei piedi e le mosche che depositano le uova sotto pelle, quest'ultime formano un bozzo e grattandolo escono tutte le mosche piccoline.. una gravidanza!
Non credo che vadano disprezzati questi esseri tanto astuti, credo che vadano evitati coscientemente.
Sunday, August 8, 2010
PROJECTS ARE MADE TO BE CHANGED
Nel quartiere non sa niente nessuno ancora, ma quest'avventura è partita con un buon progetto:
la destinazione è Hoima, città occidentale dell'Uganda, la perla d'Africa incastonata nel cuore del continente nero.
Il fine invece è quello di installare un laboratorio informatico nella St Peter School e di renderlo possibilmente in grado di sostenere i costi di manutenzione annuali.
A patrocinare l'operazione sono diverse associazioni che collaborano ed il coordinatore è un ragazzo vicentino di nome Mattia.
Il piano iniziale è di arrivare nella capitale, Kampala, il giorno 17 di Agosto e di cercare di orientarsi all'interno del mercato hi-tech. Dopo un paio di giorni dirigersi verso Hoima con la speranza di avere tutto l'occorrente.
Andrea sarà mio compagno di viaggio, di lavoro e soprattutto la mia guida visto l'esperienza di 13 anni vissuta in Uganda prima dello scoppio della guerra.
E questi sono i piani, coscienti che che i progetti sono studiati per essere cambiati.
GUARDA UN PO' CHI SI VEDE DI NUOVO
Quel signore non parlava affinché la sua giovane voce non tradisse il travestimento, a chi chiedeva come si chiamasse rispondeva scrivendo su di un biglietto: empirista.
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